I vampiri ci sono ancora, sono i circa 500 abitanti del cratere più ricchi degli altri, dei vampiri in carne ed ossa, oligarchi di piccoli potentati , travestiti da terremotati che hanno ” morso sul collo ” le risorse destinate ai più deboli colpiti dal sisma. Li schiacciano sotto il peso delle loro ” conoscenze politiche ” e dei loro prezzolati servili burocrati che li agevolano nel percepire indebiti aiuti, mentre altre migliaia di terremotati, muoiono di depressione e stentano a sbarcare il lunario, loro si arricchiscono ancora di più. A questi 500 saccheggiatori appartiene ormai l’ 80% della ricchezza di tutto il cratere, cioè questo pugno di ” famiglie d’ oro ” possiede ormai più di quello che ha l’ altra parte dei terremotati. E’ ovvio che qualcosa di sbagliato è avvenuto nella gestione degli aiuti, che qualcosa non ha funzionato. Una distribuzione vergognosa. ” C’ è del marcio in Danimarca… ” dice Amleto nel dramma Shakespeariano. Come mai nessuno verifica o indaga sulla vera consistenza dei patrimoni ? Abbiamo a che fare con dei veri e propri vampiri che hanno succhiato quello che spettava a tutti. Loro hanno ricevuto fino a non poterne più, gli altri sono diventati poveri. I pallidi vampiri dei film sono sempre attivi durante la notte , la luce del giorno li uccide e allora dormono nascosti nella loro bara. I nostri ” vampiri ” montani, non temono le autorità, che li compiacciono, ne il giorno, ne la notte. Si travestono, piangono miseria, recitano la parte di finti terremotati. Sono ormai quasi tutti smascherati, perché una volta completato il saccheggio hanno anche tentato di riscuotere simpatie. Organizzano ridicole festicciole e cerimonie inaugurative per riscuotere le improbabili simpatie dell’ altra parte della popolazione povera, terremotati veri, che sono ancora tanti e cadono regolarmente vittime dei loro soprusi e saccheggi ingiusti. Alcuni di loro ad un certo punto si sono anche resi conto che la loro spietata ed irrefrenabile ingordigia ha causato una grande disgrazia. E’ ormai noto a tutti che la loro prepotenza puzza di illegalità e tanti non vogliono più tornare sui monti ad assistere alla loro falsa filantropia con la quale ora tentano di lavarsi le vesti. Chi non ha cuore, profitta del cuore della gente povera che mangia il panino con la porchetta, si prende la SAE ed il ” postarello ” interinale e dimentica velocemente che quel panino è stato pagato con i soldi che sono stati rubati a tutti. E allora via con la costruzione di centri di aggregazione, palestre e strutture, le cui chiavi sono in mano sempre a loro ed i loro amici. Ma queste strutture dovrebbero servire per tornare all’ uguaglianza, al sociale, ma loro non vogliono l’ uguaglianza, se metà della popolazione del cratere va sulla costa, loro godranno in tutta tranquillità, senza opposizioni ed ingerenze di tutto questo territorio e senza avere nemmeno un briciolo di coscienza sporca. A questo punto rimane solo una cosa da fare, bisogna ignorare ed isolare questi ” vampiri ” adesso che sono ancora più ricchi, se vogliono fare beneficenza, lasciamoli fare, ci scaricheranno anche le tasse ma saranno pur sempre azioni positive. Il problema è che, come scrivevo prima, la falsa beneficenza è un espediente per nascondere tutto il denaro che si è accumulato ad altro denaro, nascosto qui e nascosto là. Alla fine chi pagherà è sempre il cittadino normale ed onesto che diviene sempre più povero , si indebita ed è costretto a vendere a loro che si prendono quasi tutto, quasi per niente. Una strana interpretazione del concetto di uguaglianza. Libertè, egalitè, fraternitè… I padri della rivoluzione francese si rivolteranno nella tomba.
Vittorio Camacci.